Le pietre miliari del blues
Scegliere i migliori dischi blues è impresa quasi impossibile, sia per l’abbondanza di artisti che per la loro qualità. Noi ci abbiamo provato, tenendo conto di alcuni dati oggettivi.
Robert Johnson, The Complete Recordings
Immaginatevi di trovarvi nel delta del Mississippi, siamo negli anni 30 del XX secolo; un giovane chitarrista decide di vendere l’anima al diavolo in cambio di una tecnica poliritmica mai vista prima d’ora; registra meno di 50 canzoni, poi sparisce. Questo è Robert Johnson, padre del blues.
Howlin’ Wolf, Manin’ in the Moonlight & Howlin’ Wolf
Doppio CD dove sono contenuti alcuni dei brani che hanno sconvolto il mondo della musica. L’inconfondibile voce di Howlin’ Wolf, il suo aspetto selvaggio, vi porteranno a danzare col diavolo in persona.
Bluesbreakers, John Mayall e Eric Clapton
Il blues bianco che parla ai giovani, così si può riassumere questo disco: abbandonati gli Yardbirds per non essere etichettato come commerciale, Eric Clapton lo registra con la band di John Mayall dando il via a quello che sarebbe diventato un genere a parte, il blues-rock.
Joe Bonamassa, Dustbowl
E a proposito di blues-rock, questo disco ne è un esempio lampante in chiave moderna. Nelle sue tracce lente e sentimentali si mescolano momenti boogie, mentre brani rock classici si alternano a canzoni da colonna sonora noir. Questo album dimostra come il blues sia ancora vivo e capace di toccare il cuore delle persone anche oggi, nonostante i numerosi cambi generazionali e la presenza massiccia della componente elettronica nella musica odierna.
Jimi Hendrix, Blues
Basterebbero autore e titolo per immaginarsi la bellezza di questo album. Jimi Hendrix è il padre del chitarrista solista, il suo impatto sulla scena musicale è stato enorme nonostante una discografia breve.
In questo disco sono raccolte le tracce più blues, dove Jimi reinterpreta alcuni grandi classici americani.